Secondo le stime, sempre più utenti preferiscono prenotare online la propria camera. Attraverso le online travel agency (le conosci anche con il nome di OTA) come Booking.com ed Expedia, una persona può scegliere quello che più gli interessa acquistare per il proprio soggiorno.
Al crescere del numero di piattaforme di booking, l’offerta diventa sempre più ampia ed i canali tradizionali come agenzie e tour operator perdono terreno. I viaggiatori 3.0 (quelli del web, per capirci) cercano online il loro albergo ideale: è importante, quindi, per aumentare le prenotazioni dirette, rendere il proprio sito il più competitivo possibile. Non bastano solo contenuti che piacciano ed interessino ai tuoi clienti, o una grafica accattivante per rendere il sito web del tuo hotel una macchina da prenotazioni. E’ fondamentale che sia ottimizzato per l’accesso da dispositivi mobili (smartphone e tablet), che abbia un sistema di booking engine semplice e funzionale, le offerte sempre in primo piano e ben visibili.
Curare la presenza online dell’albergo è ormai necessario, quindi. Bisogna però farlo con un buon piano di azione che, partendo da un’analisi del mercato di riferimento, ci dia informazioni su come muoverci. Il sito web è il nucleo attorno a cui costruirlo per aumentare le vendite.
Come fare a rendere il proprio sito un canale che converte gli utenti in ospiti? Ci sono dei suggerimenti generali che possono darti una mano a migliorare la tua immagine agli occhi dell’utente che atterra sul sito della struttura.
- Il sito deve raccontare la struttura. Per questo motivo è indispensabile utilizzare immagini di alta qualità e risoluzione. Mostrare non basta, devi capire cosa interessa nello specifico ai tuoi clienti.
- Avere una chiara visione di come distribuire le informazioni. Il sito deve essere strutturato in modo che le sezioni di maggiore interesse per gli utenti siano facilmente raggiungibili. Tutte le informazioni importanti devono essere immediatamente reperibili. E’ importante che nel sito ci siano frequentemente call-to-action (prenota ora, contattaci, scopri le nostre offerte) per richiamare l’attenzione sul booking engine.
- Ottimizzare il sito della propria struttura in ottica SEO per essere ben visibili nei risultati di ricerca. Controllare il posizionamento cercando di capire su quali parole chiave puntare non è facile, ma è un modo per essere più facilmente reperibili dall’utente.
- Non dimenticarti dei social media: sono una fonte di confronto costante con i desideri dei clienti e dei potenziali tali. Includili sempre e rendi condivisibile tutto il sito!
- Aumenta sempre di più l’utenza che accede da telefonini e tablet. Un sito competitivo deve essere pensato per una navigazione comoda e veloce: ottimizzare la tua piattaforma per il mobile ti porterà un vantaggio verso una fetta di mercato che non tutti hanno ancora abbracciato.
- Un sito ottimizzato al massimo per arrivare alla conversione (e quindi alla prenotazione della camera) deve predisporsi con un booking engine professionale. Semplice ed intuitivo per l’utente e con una call to action sulla prenotazione ben chiara. Via i ghirigori linguistici e utilizza un linguaggio che arriva subito.
Questi sono i 5 step fondamentali per migliorare il sito web della propria struttura in modo da attirare l’attenzione dei visitatori e convertirli. Quando cominciamo? Hotelbrand (conosci già la nostra piattaforma?) ha diversi moduli a disposizione per aiutarti ad avere un sito a prova di… utente! 🙂
Articolo interessante e senza rigiri di parole. Il sito web dell’hotel non deve essere solo bello ma soprattutto funzionale e usabile, da diversi punti di vista, per poter convertire le prenotazioni. Certo le OTA, vanno dritte al punto, mettendo a confronto anche più hotel. Il sito potrebbe avere il vantaggio di dedicare una pagina alla destinazione turistica, per essere competitivi nei confronti delle OTA.
A presto!
Marina Pitzoi.
Marina, un altro punto da trattare approfonditamente. Nel frattempo c’è un’intervista di Claudio Gagliardini sul tema dell’importanza della destinazione nella vendita della camera 🙂 Grazie per il tuo punto di vista!
C’e’ pure un sesto step fondamentale. Cioe’, e’ fondamentale per l’albergatore illuminato che non e’ contento di ospitare solo persone italiane, volendo accogliere anche clienti di tutti gli altri paesi del mondo.
Il sesto step, dunque, e quello di munirsi di traduzioni incisive ed efficaci del copy persuasivo e di tutte le informazioni pratiche per facilitare le prenotazioni. Vere traduzioni, non ‘mere’ traduzioni. Traduzioni fatte da un traduttore-copywriter professionista madrelingua. Almeno in inglese ci vuole, lingua parlata da mezzo mondo, non solo da americani, inglesi, australiani, sudafricani, neozelandesi, ecc. ecc.
Il resto del pianeta non parla italiano. Come puoi vendere ad una persona quando non parli la sua lingua…?
Oliver, un’osservazione davvero acuta e, lo ammettiamo, pertinente! Abbiamo in programma di dedicare a quest’esigenza un approfondimento perché le traduzioni (e trovare il giusto traduttore) sono la croce e la delizia di molte strutture alberghiere!
Avere traduzioni che rispettino in primis la lingua ma che tengano conto anche dei “modi di dire”, dello stile e della cultura, che si contestualizzino agli ospiti che la struttura attira sono davvero difficili da trovare nei siti italiani ma qualche illuminato c’è. La speranza è l’ultima a morire! La funzione delle traduzioni che, appunto non siano mere traduzioni, è un punto fondamentale per interagire, incuriosire ed informare il cliente e, soprattutto, non sono secondarie, anzi. Perfettamente d’accordo con te: grazie per la dritta! 😉